Un plico storico e raro, spedita dai militari francesi giunti nei luoghi dove si sarebbe combattuta la Seconda guerra d’indipendenza italiana. Le indicazioni manoscritte la data del bollo ne documentala storia… Il francese di Alessandria Chissà se il mittente della lettera spedita il 9 giugno 1859 aveva combattuto a Palestro o a Magenta, riuscendo tuttavia a salvarsi. Di certo si sa che quel giorno il suo plico, diretto nel piccolo centro di Castelnau-Rivière-Basse, negli Alti Pirenei, ed affrancato con un 20 centesimi azzurro raffigurante Napoleone III, venne annullato con l’impronta a losanga “AAZ” della posta militare francese.
A testimoniare il particolare status del mittente, ecco l’annotazione a mano, situata in alto a sinistra del reperto, “Armée d’Italie”, e soprattutto il bollo “Alexandrie – États sardes”, che emerge al centro dell’inconsueto pezzo.
Chi scriveva, era uno dei soldati che l’imperatore aveva mandato in Italia a combattere durante quella che sarebbe diventata famosa come la Seconda guerra d’indipendenza. Svoltasi dal 26 aprile al 12 luglio dello stesso 1859, vide confrontarsi sul terreno Vienna contro Torino e Parigi, registrando scontri rimasti nella memoria collettiva, fra cui le battaglie di San Martino e Solferino.
Furono migliaia i soldati che nel periodo affluirono ogni giorno da oltre confine, utilizzando sistematicamente i treni (da Lione a San Giovanni di Moriana e poi da Susa ad Alessandria) o via navi (da Marsiglia alla Liguria) allo scopo di predisporsi ad affrontare gli austriaci. Se in genere il materiale della posta militare francese non è rarissimo, sono note solo 3 lettere con questa impronta. Quella qui presentata è forse la più bella e di certo quella con la data più antica.
Lo splendido documento è disponibile presso Zanaria con prezzo a richiesta. Il catalogo Cérès del 2008 lo valuta oltre 17mila euro.